Da Tropea a Sapri

“Siamo arrivati a Tropea e percorso ormai più di 500 NM. Ne mancano ancora circa 300 per arrivare a Civitavecchia. Ieri è salita a bordo Patrizia, oggi scende Lorena, domenica arriverà Alessandro. C’è un posto libero, chi vuole imbarcarsi su Thien Hau? Imbarcazione Sun Odissey 45.2
Formula di imbarco: condivisione spese.
#solobellagente
Guarda il mio profilo, se condividiamo più o meno gli stessi valori sei il/la benvenuto/a.
Ci sono giornate di sole con un mare incredibilmente bello, così bello che non lo vedrai neanche in estate, ma ci sono anche giornate di freddo e pioggia in cui navigheremo o staremo chiusi in dinette a giocare a carte, bere vino e ascoltare musica. Se questo non ti spaventa sei il/la benvenuta/o.
Solo vaccinati con green pass.”

Pubblico questo annuncio nei vari gruppi social, in verità lo faccio solo per abbassare la quota di spesa individuale. Fosse per me continuerei con l’equipaggio al minimo. L’hastag #solobellagente l’ho copiato dai post di Andrea Benzi, a lui va il merito ma ne condivido lo spirito. E’ vitale limitare al massimo i rompicoglioni a bordo attraverso una dura selezione prima dell’imbarco.  Un altro hastag da usare potrebbe essere: #nonprendochiunqueabordo ma è troppo duro e troppo lungo e poi c’ha una negazione. Insomma meglio quello di Andrea. Un pò come la storia del nome: Ugo? Massimiliano? o Ciro?

E’ martedì  14 dicembre, ho deciso di mollare gli ormeggi mercoledì, partirei anche oggi ma, a costo di essere ridicolo per la mia superstizione, preferisco non partire di martedì, quindi salperemo mercoledì mattina, subito dopo la mezzanotte, inoltre domani il tempo dovrebbe migliorare. Sarebbe meglio giovedì ma Raffaele non lo tengo più e Patrizia è arrivata da una settimana e si è trovata bloccata qui dal maltempo.

Salpiamo esattamente alle 00:40 di mercoledì 15 dicembre, facciamo attenzione alla secca vicino al faro verde, mando Raffaele a prua con il faro di profondità per illuminare gli scogli a dritta e le piccole boe a sinistra che limitano la secca. C’è vento da sinistra (nord) che spinge sugli scogli e lo spazio è davvero stretto, soprattutto di notte. Appena usciti mi rendo conto che il mare spianato che avevo visto la mattina e che mi aveva fatto ben sperare, non c’è più, un’onda fastidiosa ci fa avanzare a fatica. Per fortuna c’è una bella luna e riusciamo vedere da dove arrivano le onde ma non si riesce ad avanzare.

Il golfo di Eufemia ci farà perdere tanto tempo prezioso, è impossibile mantenere la rotta verso nord. Apro la trinchetta e cerco di fare una bolina con mura a sinistra, la più stretta possibile per superare Capo Cozzo ed entrare proprio nel golfo. Navighiamo così per un paio di ore ma ormai il programma è definitivamente saltato, avremmo dovuto impiegare tre o quattro ore per passare il golfo invece ne impiegheremo più di cinque.  Il grecale che mi aspettavo per risalire, sia pure di bolina, non c’è. Al suo posto un maestrale misto a tramontana che ci sbatte proprio in faccia.

Intanto Alessandro sta male e vomita a più riprese ma anche Raffaele non è al massimo, li avevo avvertiti di non esagerare a cena, invece hanno mangiato carne (parecchia), bevuto vino e pure il caffè. Patrizia ed io stiamo bene, resto al timone e mando Patrizia a riposare, voglio che sia pronta a darmi il cambio se ne avessi bisogno. Comunque Raffaele non salta il suo turno e viene al timone anche se gli ho “regalato” due ore di riposo in più.

Con l’alba arriva il grecale che aspettavo e riusciamo a fare qualche ora a vela, filiamo che è una bellezza, con il grecale sotto costa è sparita anche l’onda e adesso è un piacere scivolare verso nord. Le montagne sono innevate e c’è un bellissimo sole e quando dico che in inverno si vedono dei paesaggi impossibili in estate, intendo proprio questo. Alessandro continua a dormire, non l’ho mai visto così. In ogni caso l’idea di arrivare a Salerno o addirittura a Procida, è fantascienza, neanche con il teletrasporto. Sto pensando di fare tappa ad Acciaroli perchè se andassi oltre (San Marco di Castellabbate o Agropoli) significherebbe atterrare in piena notte. In realtà con questo tempo e questo vento, mi piacerebbe fare tappa in rada, sotto Palinuro, vicino alla Baia del Buon Dormire anche per battezzare la mia nuova Rocna. Ma soprattutto perchè Raffaele non ha mai fatto una rada in vita sua. Sarebbe uno shock per lui non avere una doccia e un bagno sulla terraferma e vorrei fargliela provare. Inoltre Acciaroli ha un insabbiamento pericoloso, che dovrebbe essere peggiorato, sulla parte destra verso il distributore. Potrei accostare a sinistra e ormeggiare all’inglese alla lunga banchina comunale, provo comunque a telefonare a tutti i numeri che ho ma non risponde nessuno, neanche la capitaneria.  Anche per questo vorrei stare in rada, una rada che conosco, molto bella, mai fatta in inverno e perfetta con questo tempo.

Vado a riposare con questi pensieri ma quando mi sveglio arriva una brutta notizia. Insieme a Raffaele dovrà scendere anche Patrizia perchè è morto il marito della sorella, cinquantacinque anni, di professione ristoratore. Non è morto di Covid ma è un’altra vittima di questo periodo scellerato. Patrizia ha tre sorelle, tutte sposate, ma questo era quello a cui lei voleva bene davvero. Aveva lasciato un posto di funzionario in una società per coronare il sogno di avere una cosa sua, un ristorante. Ma centocinquantamila euro di debiti per il locale in questo periodo, sono una cosa che ti tolgono il sonno, ti minano la salute, ti distruggono.

Niente più rada, dobbiamo far scendere i nostri amici a Sapri, allungheremo di dieci miglia per entrare nel golfo di Policastro e altre dieci miglia domani mattina quando dovremo ripartire. Ma non abbiamo scelta, nel golfo abbiamo 30 nodi contro ma per fortuna non c’è onda. Arriviamo alle 17:00 al Marina di Sapri, è ormai buio. Raffaele e Patrizia hanno già prenotato un taxi per arrivare alla stazione. Restiamo io e Alessandro. Mi spiace in particolare modo per Patrizia, è arrivata a Tropea dove siamo stati fermi una settimana in attesa del bel tempo e adesso che siamo partiti, deve scendere. Ciao amica mia, semmai faremo la nostra traversata oceanica, ci sarà posto per te a bordo.

Crociera invernale 2021

Privacy Settings
We use cookies to enhance your experience while using our website. If you are using our Services via a browser you can restrict, block or remove cookies through your web browser settings. We also use content and scripts from third parties that may use tracking technologies. You can selectively provide your consent below to allow such third party embeds. For complete information about the cookies we use, data we collect and how we process them, please check our Privacy Policy
Youtube
Consent to display content from Youtube
Vimeo
Consent to display content from Vimeo
Google Maps
Consent to display content from Google