Due giorni a Crotone per scoprire e ricordare che questa è la città di Milone, il formidabile atleta che vinse per sette volte le olimpiadi antiche, seguace di Pitagora. È appunto la città di Pitagora e del pensiero pitagorico, mente sana in corpo sano. È la città del marchese Armando Lucifero che tra i primi cercó di applicare i principi di rispetto e compartecipazione con gli operai e contadini. È anche la città del cappellaio matto, Rino Gaetano. C’è un bel lungomare, un castello che non si può visitare, un Marina yacht Club molto accogliente, dintorni favolosi e ristoranti pizzerie dove si mangia benissimo. Se il tutto fosse un po’ più curato e pulito sarebbe un gioiello.
Ci sono pure i fuochi di artificio dal campo nomadi che avvisano quando è arrivata la “roba”. Insomma non manca proprio niente. Questa faccenda dei fuochi come segnale non la sapevo, quando il cameriere albanese me lo ha detto pensavo che mi prendesse in giro.